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Giuseppe Bernardino Bison a Zara e Montona

Nonostante il cattivo stato di conservazione, i frammenti del fregio che corre immediatamente sotto il soffitto nel salone minore del Palazzo del Principe con raffigurazioni di spighe e uccelli rimandano alla mano di Giuseppe Bernardino Bison e possono essere collegati, sia per i motivi rappresentati, anche se pi&ugrave ; semplici, che per il tocco vibrante e le forme esili ed eleganti, alle decorazioni agli affreschi di Palazzo Maffetti-Manzoni a Padova eseguiti verso il 1790. Del soggiorno zaratino del Bison, che verosimilmente &egrave ; durato pi&ugrave ; dei due mesi proposti dalla Piperata, si &egrave ; conservata ancora un’ opera. Si tratta della pala d’ altare oggi presso la Mostra Permanente d’ Arte Sacra (Stalna izložba crkvene umjetnosti) di Zara con la raffigurazione dell’ Assunta con i santi Agostino, Ignazio Loyola e Francesco Saverio (176 x 132 cm). L’ affresco di Bison sul soffitto della chiesa parrocchiale di Santo Stefano a Montona veniva gi&agrave ; definito da Carolina Piperata come pesantemente ridipinto, “ in modo che l’ originale non &egrave ; pi&ugrave ; comprensibile” . Tale opinione si &egrave ; mantenuta in tutti gli studi successivi. Nell’ ambito dei lunghi e complessi lavori di restauro del soffitto della chiesa, recentemente sono stati effettuati alcuni saggi di pittura in sei punti che hanno permesso un migliore esame delle condizioni degli affreschi.

Giuseppe Bernardino Bison; Zara; 1807; Assunta con i santi Agostino; Ignazio Loyola e Francesco Saverio

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