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"Malipierova partija" i izgradnja svetišta šibenske katedrale (1461. -1473.) - počeci renesanse u arhitekturi Dalmacije (CROSBI ID 39145)

Prilog u knjizi | izvorni znanstveni rad

Marković, Predrag "Malipierova partija" i izgradnja svetišta šibenske katedrale (1461. -1473.) - počeci renesanse u arhitekturi Dalmacije // Renesansa i renesanse u umjetnosti Hrvatske - Zbornik Dana Cvita Fsikovića 2 / Marković, Predrag ; Gudelj Jasenka (ur.). Zagreb: Institut za povijest umjetnosti ; Odsjek za povijest umjetnosti Filozofskog fakulteta Sveučilišta u Zagrebu, 2008. str. 99-122

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Marković, Predrag

hrvatski

"Malipierova partija" i izgradnja svetišta šibenske katedrale (1461. -1473.) - počeci renesanse u arhitekturi Dalmacije

La costruzione del presbiterio della cattedrale di Sebenico (1461 -1475): gli esordi dell'architettura rinascimentale in Dalmazia La cattedrale di San Giacomo a Sebenico &egrave ; il pi&ugrave ; importante monumento rinascimentale sulla sponda orientale dell’ Adriatico. Questa architettura per molti tratti insolita e peculiare, specialmente per i singolari tetti ricurvi costruiti in pietra, da tempo attira l’ attenzione dei ricercatori, tanto che sin dagli inizi del Novecento occupa un posto di rilievo nelle rassegne del patrimonio architettonico europeo. Il problema principale della sua interpretazione consiste nella mancanza di una precisa cronologia della costruzione e si annoda intorno al problema attributivo dell'ideazione della sua parte superiore, in altre parole, intorno alla questione se le particolari volte integrate al prospetto trilobato siano pensate gi&agrave ; da Giorgio da Sebenico, proto della cattedrale dal 1441, oppure da Niccol&ograve ; di Giovanni Fiorentino, il quale subentra allo stesso incarico nel 1475 e conduce i lavori fino alla fine del secolo. Dato che proprio durante i lavori sul presbiterio, la cui cronologia non &egrave ; del tutto articolata, avviene l'avvicendamento delle cariche, il dilemma tra Giorgio o Niccol&ograve ; viene risolto rispondendo alla domanda sul preciso livello della costruzione del lato orientale della cattedrale raggiunto da Giorgio da Sebenico. Gi&agrave ; i primi ricercatori (D. Frey, 1913 ; H. Folnescis, 1914) nel tentativo di distinguere i due maestri si sono fermati al problema dell'attribuzione della cosiddetta "parte Malipiero" (1465-68), una parte piccola ma riccamente decorata del muro settentrionale del presbiterio, dove appare un nuovo linguaggio formale, completamente all'antica. Dato che questo linguaggio non si addice a nessuno dei due maestri, le opinioni sono divise, con l'introduzione dell'idea che la parte Malipiero sia un tratto di passaggio tra Giorgio e Nicola. La recente scoperta del documento che testimonia il soggiorno di Niccol&ograve ; a Sebenico nel 1464 (E. Hilje, 2003.) ha incitato le vecchie diatribe sulla sua partecipazione su questa parte problematica. Grazie ad un’ analisi approfondita del repertorio decorativo rinascimentale eseguito non solo sulle pareti esterne della "parte Malipiero", ma anche lungo quelle interne dell’ intero presbiterio, &egrave ; possibile dedurre con chiarezza che Niccol&ograve ; Fiorentino subentra a lavorare alla cattedrale partendo dal prominente cornicione all’ antica sovrastante l’ arco con rilievo di San Girolamo. Tutti gli elementi sottostanti, insieme alle grandi finestre rettangolari dell’ abside principale, sono eretti sotto la guida di Giorgio da Sebenico nell’ ultima fase del suo lavoro alla cattedrale, tra gli inizi degli anni sessanta e la sua morte nel 1473. Questa fase finale un po’ misteriosa dei lavori di Giorgio sul presbiterio in primo luogo &egrave ; segnata, come gi&agrave ; notato in precedenza, da un repertorio decorativo di carattere prettamente pittoresco e di provenienza padovana, da collegare con il ritorno da Padova del pittore Giorgio Schiavone nel 1461. Vi sono diversi elementi che in modo ancor pi&ugrave ; diretto attestano la stessa fonte: una cerchia di pittori e di scultori “ antiquari” di Padova della scuola di F. Squarcione, in strette relazioni con la bottega di Donatello. Fra questi sulla "parte Malipiero" un posto di rilievo occupano i capitelli dei pilastri scanalati, copiati letteralmente dall’ altare in terracotta della cappella Ovetari (Niccol&ograve ; Pizzolo e Giovanni da Pisa, 1448-1453) nella chiesa degli Eremitani a Padova, insieme ai minuscoli putti danzanti e suonanti donatelliani, eseguiti sul fregio dello stesso altare. I capitelli del tipo "Ovetari", come anche quelli con le cornucopie dall'abside settentrionale della cattedrale di Sebenico, appaiono anche in battistero traurino di Alessi (1460-1467), e poi, leggermente modificati, sulla Porta di Ponte a Dubrovnik (1464), ovviamente modellati seguendo i modelli sebenicensi della tarda bottega di Giorgio Dalmata. Le fonti d'archivio che parlano di un ordine di una considerevole quantit&agrave ; di pietra nel 1462 e di una prima consegna gi&agrave ; nel 1463 solo confermano il fatto che la costruzione della facciata decorata con le nicchie scanalate sia decisamente da datare nei primi anni Sessanta. La "parte Malipiero", con la quale inizia questa fase finale dell'attivit&agrave ; di Giorgio, nello stesso momento segna gli inizi dello stile rinascimentale nell'architettura dalmata. L'analisi dei rilievi di S. Gerolamo nel deserto dimostra che esso non pu&ograve ; essere attribuito a Niccol&ograve ; , ma che, come l'intera "parte Malipiero" &egrave ; un'opera di Giorgio Dalmata, il cui modello proviene dalla cerchia padovana di Donatello. Tale constatazione viene principalmente confermata dalle analogie nella modellazione e nella fisionomia delle teste di San Girolamo e di Giuseppe di Arimatrea sul bassorilievo padovano di Deposizione, eseguito da Donatello. Che Giorgio da Sebenico conosceva, forse anche di prima mano, i bassorilievi dell’ altare di Sant’ Antonio di Padova dove di frequente compare “ la composizione fiorentina” con il tondo dentro l’ archivolto, lo conferma la figura dell’ angelo eseguita da Giorgio sul portale della chiesa anconetana degli agostiniani (iniziato nel 1460), ripresa in maniera evidente dal bassorilievo del Miracolo con il neonato. Tutti i dubbi intorno alla suddivisione delle due fasi di costruzione alla fine vengono sciolti con la comparazione del cornicione inferiore sulla "parte Malipiero", ideato in modo completamente decorativo, e quello superiore, regolare in senso “ lessicale e sintattico” , eseguito del tutto all’ antica – simile a quello gi&agrave ; eseguito da Niccol&ograve ; nella cappella di San Giovanni a Tra&ugrave ; . Il notevole cambio del progetto precedente &egrave ; testimoniato da un altro dettaglio – il solido cornicione all’ antica, proteso sotto la volta ed intorno a tutto il complesso architettonico, &egrave ; stato abbassato in relazione all’ altezza del muro e della cornice all'interno della cappella, cosi che irrompe anche nello spazio della sagrestia di Giorgio costruita in aggiunta alla cappella meridionale. La ragione &egrave ; semplice – la sua altezza, conformata alla lunghezza della chiesa, diventa il modulo per tutta la parte superiore – la sua doppia altezza corrisponde all’ altezza della volta della navata centrale, mentre la cupola &egrave ; alta tra volte il modulo. Per questa ragione l'autore di questa cornice concepita in modo classico &egrave ; Niccolo di Giovanni Fiorentino, nello stesso tempo progettista delle volte della cattedrale riconosciute come "...una monumentale interpretazione dell tema all'antica ..." (F. P. Fiore, 1998).

Katedrala sv. Jakova u Šibeniku, "Malipierova partija", Juraj Dalmatinac, Juraj Čulinović, Nikola Ivanov Firentinac, renesansna arhitektura u Hrvatskoj, Francesco Squarcione, Donatellova radionica u Padovi, kapela Ovetari, crkva Eremitani u Padovi,

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engleski

The "Malipiero section" of the St.James Cathedral in Šibenik (1461. -1473.)- the begginings of the Renaissance in Dalmatia

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St. James Cathedral in Šibenik, Juraj Dalmatinac, Giorgio da Sebenico, Giorgio Schiavone, Niccolo da Giovanni Fiorentino, Renaissance architecture in Croatia, Renaissance architecture in Dalmatia, Francesco Squarcione, Donatello's workshop in Padova

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99-122.

objavljeno

Podaci o knjizi

Renesansa i renesanse u umjetnosti Hrvatske - Zbornik Dana Cvita Fsikovića 2

Marković, Predrag ; Gudelj Jasenka

Zagreb: Institut za povijest umjetnosti ; Odsjek za povijest umjetnosti Filozofskog fakulteta Sveučilišta u Zagrebu

2008.

978-953-6106-75-2

Povezanost rada

Povijest umjetnosti