talijanski

Le forme della guerra nel Cinquecento e il pensiero politico-militare del Patrizi

Le discussioni militari e politiche di Francesco Patrizi - un uomo vissuto in tempi di grandi disordini, ma anche di marcati progressi della conoscenza umana e della coscienza - rappresentano una sintesi tra la scuola fiorentina, guidata dal suo fondatore, Macchiavelli, e la scuola veneziana con Paolo Sarpi in testa. In due delle sue opere, intitolate "Militia romana" e "Paralleli militari", il Patrizi discute la questione della giustificabilità delle guerre. Oltre ad accettare la tipologia elaborata da Lucio Florio che presenta cinque azioni di guerra, tre delle quali ritenute giustificate e due ingiustificate, francesco Patrizi aggiunge alla lista delle guerre giustificabili quelle combattute nell'interesse della cristianità, siano esse mosse da scopi difensivi che da scopi espansionistici. In "Milizia romana", composta durante la guerra cipriota, il Patrizi si limita principalmente ad affrontare la questione della difesa della cristianità. Nei "Paralleli militari", tuttavia, si concentra sulle condizioni esterne ed interne che stanno alla base dell'effettivo mantenimento e del preservare la sovranità del principato. Quindi, si può giustamente concludere che Francesco patrizi ha elevato la sua visione e raggiunto una visione olistica, chiara e generale, della politica.

Francesco Patrizi ; dottrine politiche e militari ; guerra giusta ; difesa della cristianità ; il sedicesimo secolo

nije evidentirano